Malattie dei Capelli, una breve panoramica su fastidioso problema

MALATTIE DEI CAPELLI

La caduta dei capelli è, entro un certo limite, un avvenimento fisiologico; ogni persona perde quotidianamente in media da 20 a 50 capelli, a causa del loro naturale ricambio. Questa caduta può essere più evidente in alcune stagioni o come conseguenza di eventi stressanti dal punto di vista fisico od emotivo.
Se la caduta dura a lungo potrebbe però nascondere una vera e propria patologia: in tal caso, una diagnosi precoce spesso permette di iniziare la cura con maggiore tempestività ed efficacia.

Quando preoccuparsi:
– se ogni giorno cadono molti capelli (più di 100)
– se il periodo di caduta aumentata si protrae per più di 2-3 mesi
– se è presente un diradamento che lascia intravvedere la cute del cuoio capelluto
– se la caduta si associa ad altri sintomi (pruriti, rossori del cuoio capelluto)

Qualche informazione in più…
I vari tipi di caduta dei capelli si dividono in due grandi gruppi; quelle non cicatriziali, in cui il capello può sempre ricrescere, e quelle cicatriziali, in cui i capelli non cresceranno più nella zona interessata dalla malattia.
Fra le forme non cicatriziali più comuni ci sono:

TELOGEN EFFLUVIUM. Caduta aumentata dei capelli che tende ad autolimitarsi e può durare dai 3 ai 6 mesi. Le cause scatenanti precedono la caduta di circa 2-3 mesi e possono essere: una malattia debilitante (trauma, intervento chirurgico…), un periodo di stress intenso, un dimagrimento rapido, l’anemia, l’esposizione del cuoio capelluto ai raggi del sole durante l’estate (con successiva aumentata caduta in autunno), il periodo post-partum, alcuni farmaci.

ALOPECIA ANDROGENETICA (o CALVIZIE). Molto frequente nel sesso maschile, può colpire anche il sesso femminile anche se in forme più lievi. Si presenta come un progressivo assottigliamento e diradamento dei capelli più evidente nelle zone anteriori del cuoio capelluto (fronte, tempie, vertice); spesso il problema si ritrova anche in uno o più familiari. E’ un “problema” che lasciato a se stesso tende a peggiorare nel tempo, ma per cui esistono cure efficaci se identificato in tempo!

ALOPECIA AREATA. E’ una malattia autoimmunitaria che si manifesta con la caduta repentina dei capelli ( o dei peli del viso o corpo) in alcune zone. Può interessare zone molto piccole, presentandosi sotto forma di chiazze glabre rotondeggianti, o purtroppo coinvolgere anche completamente il cuoio capelluto; può manifestarsi anche nei bambini. La causa scatenante non è stata finora identificata con certezza; il follicolo pilifero non viene però distrutto dalla malattia e questo mantiene possibile la ricrescita del capello che, a volte, avviene spontaneamente, altre volte necessita di cure mediche.

Le alopecie cicatriziali sono invece causate da un processo infiammatorio che distrugge i follicoli piliferi nella zona colpita e quindi non permette la ricrescita dei capelli persi. Si presentano con chiazze glabre del cuoio capelluto, che all’inizio possono essere di dimensioni molto ridotte e difficilmente identificabili ad un occhio non esperto e spesso si associato ad un fastidioso prurito. Il tipo più frequente di alopecia cicatriziale è detto LICHEN PLANOPILARE. In questo tipo di patologia del cuoio capelluto è importantissimo intervenire il prima possibile con  terapie che bloccano il processo infiammatorio, in modo da arrestare la malattia prima che le chiazze cicatriziali, su cui non cresceranno più i capelli, diventino troppo evidenti.

Dott.ssa Sara Bellavista.

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