In genere lo svezzamento viene a porsi tra il 4° e il 6° mese di vita, quando il latte può non essere più sufficiente a coprire il fabbisogno dei nutrienti indispensabili alla crescita e gli enzimi gastrointestinali sono in grado di assimilare gli alimenti solidi (es. carne, legumi, verdura, cereali).

Esso rappresenta anche un momento importante dello sviluppo psichico e sensoriale del lattante: il piccolo può percepire il nuovo tipo di alimentazione come un distacco completo dalla propria madre, fonte di sicurezza e benessere. Per questo tutto ciò che si fa nel divezzamento deve essere “proposto” e non “imposto”.

E’ necessario introdurre un solo alimento per volta e con gradualità.

Non aggiungere sale agli alimenti nel 1° anno di vita, così da abituare il lattante a sapori non sapidi e prevenire l’ipertensione arteriosa da adulto; la stessa cosa vale per gli alimenti dolci.

E’ consigliabile ritardare l’introduzione di bietole e spinaci per l’elevata presenza di nitrati; evitare anche il consumo di alimenti con coloranti e additivi, in quanto il piccolo non è ancora dotato dei sistemi detossificanti.

Specifica attenzione deve essere rivolta a quei lattanti con familiarità positiva per malattie allergiche, per le quali va ritardata e controllata la somministrazione di cibi potenzialmente allergizzanti (es. latte vaccino, uovo, pesce, pomodoro).

A scopo preventivo, inoltre, i cibi contenenti glutine (es. frumento, orzo, segale, avena) vanno introdotti dopo il 6° mese.

Il pasto solido in sostituzione della poppata lattea può essere così ripartito nella giornata: brodo vegetale privo di sale, pomodoro, cipolla, odori; crema di cereali senza glutine (es. crema di riso, di mais); liofilizzato di carne come pollo, tacchino, manzo, vitello, agnello, coniglio; come condimento aggiungere 1 cucchiaino e mezzo di olio extravergine d’oliva a crudo; frutta grattugiata o omogeneizzata scegliendo tra mela, pera, prugna.

Dott. Francesca Vignoli

Il team cura e chirurgia dell’obesità della Casa di Cura Montanari, presenterà una sua ricerca al convengo SICOB (Società italiana chirurgia bariatrica) 2011, una sua ricerca.

Il 12 maggio a Reggio Calabria per l’occasione del convegno SICOB, Società Italiana Chirurgia Bariatrica, il team per la cura dell’obesità della casa di cura E. Montanari presenterà un lavoro effettuato negli utlimi due anni presso la struttura inerente la terapia psicologia per il comportamento nibbling. Il paziente nibbling è colui che ha tendenza a spizzicare cibi dolci o salati, a seconda delle preferenze, al di fuori dei tre pasti principali. Sono molte le persone che presentano questo tipo di comportamento altamente inefficace per poter perdere peso e mantenerlo. Durante il convegno il team presenterà un protocollo sperimentato negli utlimi due anni, dimostratosi efficace nella risoluzione di tale comportamento alimentare.

Il team chirurgia e cura dell’obesità.