Piccole perdite urinarie? Prova la riabilitazione perineale.
Problematiche per la qualità della vita | Impatto emotivo | Molto | Moderatamente | Poco | Per nulla |
Atteggiamenti limitanti e restrizioni | Ho paura di tossire e starnutireDevo stare attenta quando mi alzo dopo essere stata seduta
E’ importante che vada al bagno frequentemente L’incontinenza limita la mia attività quotidiana |
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Impatti psicosociali | Mi sento frustrata perchè l’incontinenza mi impedisce di fare ciò che desideroMi godo meno la vita a causa dell’incontinenza urinaria | ||||
Imbarazzo sociale | Mi limita la scelta dell’abbigliamentoL’attività sessuale mi crea preoccupazione
Temo che gli altri sentano l’odore di urina Temo di bagnarmi |
e poi leggi cosa puoi fare….
In gergo medico si chiama
riabilitazione “perineale” o “uro-ginecologica”
Una semplice ginnastica che con poche, sapienti manovre e una manciata di consigli può risolvere la fastidiosa incontinenza urinaria: un disturbo frequente che l’ Oms definisce come «qualsiasi perdita involontaria di urina». L’ ultimo dei tabù in medicina, qualcosa di cui non parlare,che colpisce quasi una donna su sette ma non risparmia gli uomini, 5 milioni secondo recenti stime. Tra le cause: problemi muscolari nelle femmine, neuorologiche o chirurgiche nei maschi. La riabilitazione perineale, finalizzata al recupero del tono, della forza e della resistenza dei muscoli pelvici, è indispensabile in caso di prolasso, i migliori successi si ottengono però nelle due forme più comuni di incontinenza urinaria, quella da sforzo (Ius) e quella da urgenza. Fondamentale è iniziare le cure al primo campanello d’ allarme, ad esempio, qualche goccia di urina che fuoriesce con uno starnuto o un colpo di tosse, sollevando un vaso o la borsa della spesa sono segnali da non sottovalutare, così come è opportuno intervenire subito dopo un parto; certo la rinuncia tra le donne è frequente, c’ è molta inibizione perché si lavora sulla vagina. Dopo una visita e una valutazione accurate, si comincia dalla riorganizzazione posturale con esercizi a terra, in piedi e manovre manuali. Ogni posizione è studiata per attivare i muscoli del pavimento pelvico, distribuiti su due piani e simili nei due sessi. Si tratta di insegnare alla donna (o all’ uomo) a stringere e rilasciare i fasci muscolari pelvici che sono di “contenimento”, con esercizi di breve e lunga tenuta.La seconda fase prevede elettrostimolazioni (indolori) – interne con sonde endovaginali o endoanali e bio-feedback. Gli incontri sono bisettimanali ed importante è praticare gli esercizi anche a casa.
PER INFORMAZIONI
RIVOLGERSI IN FISIOTERAPIA – 3° Piano-
TEL 0541/988129 INT.262
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